Nel menù, anche quest’anno a cura e preparato dagli chef Stefano Marinucci e MariaAntonietta Miracolo, sono in evidenza le pietanze che maggiormente abbondavano sulla tavola del cosiddetto villano e che ne caratterizzavano il lavoro e le fatiche nella campagna, ovvero: pasta del villano, fagioli con le cotiche, braciole alla brace, patate fritte ed infine il tipico vino di Marta, la Cannaiola, affiancata con biscotti casarecci del paese
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